martedì 25 ottobre 2011

amici un cazzo!

nella vita sociale mi sembra quasi più difficile trovare e tenersi un amico che non un fidanzato/scopamico. dice un saggio: per trovare un amico bisogna chiudere un occhio, per tenerselo bisogna chiuderli entrambi. bella storia. qual è il prezzo di una simile rinuncia? voglio dire: chiudere un occhio significa rinunciare a vedere e analizzare qualcosa che non ci piace o che potrebbe addirittura farci soffrire. significa mettere al primo posto quella persona e il rapporto con essa piuttosto che le nostre esigenze, i nostri principi. e il gioco vale la candela? l'uomo è un animale sociale, quindi, necessariamente, deve scendere a patti per poter stare in compagnia e trovarsi degli amici o comunque un gruppo sociale entro cui inserirsi. quindi sì, lo facciamo, scendiamo a patti, cediamo un po' di orgoglio e autostima alla più alta causa della socialità, della necessità di essere individui a tutto tondo all'interno dell'alveo della società in generale. smorziamo lati poco appetibili del nostro carattere, accettiamo con i denti stretti i momenti di noia sperando e aspettando in un momento più proficuo, sperando anche di trovare, un giorno, chi non ci richieda simili sacrifici. ovviamente è un'utopia. siamo tutti diversi con diversi gradi di integrazione sociale, abitudini, educazione e, soprattutto, caratteri differenti. non troveremo mai qualcuno che non ci faccia mai incazzare e che noi non faremo mai incazzare. niente andrà sempre tutto liscio, è impossibile o, se non altro, estremamente improbabile.
quindi ci accontentiamo e andiamo avanti, adattandoci mano mano a ciò che ci troviamo davanti. mutiamo forma, a nostra volta. le esperienze ci cambiano, ci temprano e, col tempo, ci abituiamo a riconoscere i tipi di persone che abbiamo davanti e a trattare con loro. facile, no?
ma se qualcuno ci delude fortemente? ecco. il punto dolente. lì non c'entra tanto la differenza di opinioni e vedute, lì si tratta di qualcosa di più profondo: si tratta di perdere la fiducia in qualcuno (o, viceversa, di qualcuno). parolone, fiducia. no, semplicemente la base di ogni rapporto minimo tra individui.
il problema della fiducia: difficile da conquistare, impossibile da recuperare. quando qualcosa si rompe in un legame d'amore o d'amicizia, cosa bisogna fare? bella domanda. ora come ora mi trovo in una situazione analoga e proprio non so dove sbattere la testa. il fatto è che mi conosco e so che per , me, perdere la fiducia in qualcuno, significa cancellarlo dalla faccia della terra, dal mio mondo. drastica? forse. crudele? assolutamente no.
perchè non dare una seconda chance? perchè la vita è una, ci passa davanti in un soffio e io non voglio perderla dietro chi potrebbe ferirmi di nuovo. siamo troppi sulla terra per rimanere chiusi nel nostro piccolo mondo aspettando e sperando che la gente cambi per noi. non lo fanno. e non è nemmeno giusto che lo facciano.
quindi, ognuno per la sua strada...

Nessun commento:

Posta un commento