Ben 22 giorni in cui i diritti umani sono stati non sospesi ma soppressi, in cui il mondo ha fatto finta di non vedere, di non giudicare, 22 giorni in cui l'esercito israeliano si è dilettato nell'uso di armi chimiche di ogni genere. Spiccano tra queste le bombe al fosforo bianco. Chi non è deceduto durante gli attacchi lo ha fatto poco dopo tra atroci dolori, bruciando lentamente a causa delle ustioni riportate dalle bombe.
Ancora oggi, nella striscia, i diritti umani sono sospesi. Persino l'UNRWA comincia ad avere difficoltà a fornire gli aiuti necessari alla popolazione, per non parlare della difficoltà a far giungere fin lì gli aiuti umanitari esterni.
Ecco alcuni numeri dell'operazione:
1400 morti (tra cui 430 bambini, 111 donne, 6 giornalisti, 6 medici, 2 operatori Onu), e 5360 feriti (1870 bambini e 800 donne).
Provocò, inoltre, la distruzione di 16 strutture ospedaliere, 3 scuole dell'UNRWA, di tutti i campi, le serre agricole, gli alberi, e le industrie; danneggiò gravemente 18 scuole.
Bombardò 28 ambulanze, 19 moschee, 215 cliniche, 20 mila edifici.
5000 famiglie rimasero senza tetto, 90 mila persone fuggirono di casa...
La Striscia di Gaza fu ricoperta da 1 milione di kg di bombe, lanciate dall'aviazione, dalla marina e dall'artiglieria israeliane.
Nei primi giorni di bombardamento molti bambini morirono di infarto.
Israele fece uso di ADM, armi di distruzione di massa: uranio impoverito, DIME, fosforo bianco...
Solo lo sdegno ci è rimasto...